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Diventare piloti professionisti dal Go-Kart per arrivare alla Formula 1

Diventare piloti professionisti

Diventare piloti professionisti dal Go-Kart per arrivare alla Formula 1

Il sogno che può diventare realtà con Esperienzeinpista.it, per tutti gli appassionati delle 4 ruote che vogliono diventare piloti professionisti e arrivare in Formula 1 oppure guidare auto da competizione. 

Non serve solo coraggio, ma serve tanta volontà e voglia di imparare a guidare.

In molti casi però, prima di diventare piloti professionisti e cimentarsi nelle piste più famose come Monza, Imola, Mugello quasi tutti i piloti hanno iniziato da veicoli senza sospensioni, ruote non allineate con motore 2 tempi derivato dalle moto, il cosiddetto Go-Kart.

Tutti i campioni dell’automobilismo, come Hamilton, Rosberg, Vettel, Raikkonen e Verstappen e nomi leggendari come Schumacher hanno mosso i primi passi nei kartodromi, piste piccole e tortuose adatte ai Go-Kart e ai piccoli piloti che iniziano a gareggiare dall’età di 8 anni.

Vi siete mai chiesti come mai tutti i piloti di Formula 1 moderni provengano dal settore karting?

Perché è il veicolo per il primo approccio sulle 4 ruote, il primo veicolo adatto anche ai bambini di 6 anni. Ovviamente però la difficoltà viene con la crescita agonistica, perché è difficile intuire senza sbagliare il percorso formativo dopo aver compiuto 15 anni di età, per lanciarsi nella vera carriera di pilota automobilistico.

Ai tempi d’oggi, dove si è sempre più abituati a “bruciare le tappe”, fare il salto di categoria ed approdare nel mondo delle Formule a ruote scoperte richiede un piede destro “pesante” e idee molto chiare per non disperdere energie.

Evidentemente il budget finanziario a disposizione per ogni pilota è importantissimo, ma per poter affrontare le stagioni agonistiche e per correre in auto e vincere campionati bisogna essere bravi nelle scelte anche fuori dal box.

I campioni che vediamo oggi in TV, prima di diventare piloti professionisti, si sono formati agonisticamente nelle piste europee ma hanno dovuto velocemente programmare il loro futuro nelle categorie maggiori, quando hanno dovuto lasciare il Go-kart rivolgendosi alle ruote scoperte come la Formula Abarth (Formula 4), poi Formula 3 e Formula 2 oppure alle auto a ruote coperte come le turismo e le gran turismo come le Ferrari 458 e 488, le Lamborghini Gallardo e Huracan nel GT3 e le Porsche 911 Gt4 e Gt3 Cup.

Dai go-kart alle auto da corsa

La difficoltà maggiore avviene proprio quando si deve passare ad una vettura, perchè il Gokart è sì un valido strumento per comprendere velocità in curva e controllo del mezzo, ma l’assenza totale delle sospensioni e delle appendici aerodinamiche non prepara appieno il pilota alla messa a punto delle vetture. La maggior difficoltà sta proprio nel dover trovare il miglior set-up di assetto, oltre che dell’aerodinamica. Inoltre il peso del veicolo non agevola il compito, perché risulta essere molto vicino e complicato il rapporto di equilibrio tra gomme, ammortizzatori, molle ed aerodinamica.

Un pilota che scende da un Gokart è abituato ad effettuare le curve dei kartodromi senza dosare l’acceleratore e con reazione molto brusche sullo sterzo, mentre con le auto le piste sono molto più veloci e le curve dei tracciati vanno affrontate dosando l’angolo di sterzo e l’acceleratore.

La guida deve essere meno aggressiva e studiata nei minimi dettagli ed è per questo motivo che i piloti hanno bisogno di istruttori, veri e propri coach di pilotaggio che conoscono i segreti di ogni tracciato come Imola, l’autodromo del Mugello oppure Vallelunga – Roma dove sono presenti curve in contropendenza, salite e discese.

Qui l’aerodinamica ha un ruolo determinante e il pilota deve necessariamente capire prima di controllare le reazioni del volante alle alte velocità. Mentre nelle piste più corte e meno veloci come il Franciacorta Circuit, Varano de’ Melegari, Cremona circuit e Adria Raceway oppure l’autodromo dell’Umbria Magione o l’Autodromo del Levante Binetto il pilota dovrà modificare l’assetto della macchina per i tratti di asfalto più tortuosi e tecnici.

Parlando di assetto vanno distinti gli elementi in quelli di struttura che si collegano al telaio, oltre agli elementi elastici come le molle e le barre di torsione ed infine di smorzamento come gli ammortizzatori. Tutti questi elementi vanno compresi nella loro complessità perché sono la base per intervenire sull’assetto geometrico prima di entrare in pista.

Esperienze in Pista: siamo tutti Istruttori Certificati ACI sport

Ecco perché con i nostri istruttori di Esperienze in Pista, tutti con qualifica di ACI sport, il pilota attraverso le lezioni teoriche e la pratica in circuito riesce ad approfondire tutte le connessioni che ci sono tra l’uomo e il veicolo da corsa, anche attraverso l’analisi dell’acquisizione dati in telemetria.

Con le nostre Esperienze si può noleggiare per un vero test in pista

Il sogno di diventare piloti professionisti si avvera con Esperienze in Pista, perché rende possibile provare anche per 1 solo giro una Lamborghini al circuito di Roma, una Ferrari GT3 ad Imola e una Porsche Carrera CUP al circuito dell’Adria International Raceway, per iniziare un percorso affascinante e stimolante di una preparazione che è alla base dei nostri corsi di guida sportiva.

Il primo passo dunque è la propria preparazione e formazione sia mentale che fisica, un pilota deve essere sempre preparato a gestire momenti improvvisi ad altissime velocità. Per questo motivo i nostri istruttori insegnano anche a controllare un mezzo meccanico in ogni condizione dell’asfalto e per tutta la durata del test in circuito. Evidentemente quando si guida con l’auto da competizione si deve dare la massima prestazione velocistica in tutta la durata dello stint senza cali di concentrazione e gestendo al meglio lo sforzo fisico in auto.

Scoprirete infatti che anche se vi hanno regalato il sogno di guidare un’auto solo per pochi giri, la vostra preparazione psico-fisica sarà fondamentale durante il vostro turno di guida. Tutti temi che vengono trattati durante i corsi di guida master e guida sportiva della durata di mezza giornata.

I corsi di esperienze in pista sono tutti altamente qualificati e formativi, durante i quali è anche possibile ottenere la tessera o Licenza ACI

Bisogna essere infatti tesserati alla Federazione Sportiva Automobilistica per poter gareggiare sia a livello amatoriale sia professionistico. La prima licenza è quella di livello Nazionale C, ma con i nostri corsi è possibile iscriversi al corso del passaggio licenza alla Nazionale C senior e successivamente alla Internazionale CR. Solo dopo aver effettuato alcune gare e aver ottenuto piazzamenti di rilievo sportivo si può richiedere il passaggio alla licenza superiore Internazionale B per vetture come le Formula 3000 da 500 cavalli. La patente di guida, obbligatoria per tutti i conduttori che richiedono una licenza con esclusione dei minorenni, deve essere esibita in sede di prima domanda.

Le licenze Aci Sport auto sono divise in quella di conduttore (pilota) sia a livello nazionale oppure internazionale e la licenza di concorrente, cioè la persona fisica o giuridica che iscrive la vettura alla competizione. La tessera/licenza va richiesta agli uffici sportivi degli Automobile Club provinciali e prima di farlo bisogna essere muniti di certificato medico agonistico. Le licenze hanno validità di un anno dal 1 Gennaio al 31 Dicembre, mentre il certificato medico di idoneità agonistica viene inserito nella card della licenza ACI Csai e ha validità di 1 anno solare.

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