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Vieni con noi in circuito! Sali sulla tua monoposto preferita

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Vieni con noi in circuito! Sali sulla tua monoposto preferita

5 UTILI CONSIGLI PRIMA DI SALIRE A BORDO

In questo articolo vogliamo accompagnare tutti gli appassionati di motori dalla Formula 1 ai Rally in un percorso di avvicinamento prima di salire in auto e stringere le cinture di sicurezza e mettere il casco.

È ovviamente il nostro modo di vedere, dove ognuno può aggiungere le proprie esperienze di guida pregresse, ma che secondo noi formano un po’ una check-list obbligatoria prima dello start, quasi come fanno tutti i piloti di aerei prima del decollo.
Controlli che servono per la nostra e altrui sicurezza, per non incappare in drastiche uscite di strada, oppure banali fermate ai box. Infatti queste piccole ma fondamentali regole vengono svolte, prima di entrare in circuito anche dai piloti con esperienza, dai quei campioni del volante che vediamo in TV nelle competizioni, i quali devono necessariamente svolgere questi controlli con i loro meccanici sulla propria vettura prima di ogni turno in pista oppure prima di entrare in prova speciale.

Già, perché noi di Esperienze in Pista realizziamo tests con auto da Rally, affiancando il pilota ad un nostro istruttore di guida che simulerà il lavoro del navigatore, realizzando insieme a voi la check-list di controllo della vettura oltre a fornirvi le informazioni su road-book e le note della prova speciale da affrontare.

1. LE PRESSIONI DEGLI PNEUMATICI
Le pressioni degli pneumatici vanno controllate sempre prima di entrare in pista, se le gomme slick sono nuove nel primo giro vanno scaldate, non “strappate” per evitare un consumo anomalo e portate alla giusta temperatura per avere un’ottima aderenza. La pressione del pneumatico va controllato a freddo prima di prendere il via e va ricontrollato, se possibile, alla temperatura di partenza dopo 2-3 giri a gomma calda, così da ovviare all’innalzamento della pressione stessa durante il turno di guida. Per scaldare le gomme dopo l’uscita dalla pit-lane dei box evitate di fare zig-zag per tutta la larghezza della pista, bastano colpi decisi sullo sterzo nei tratti rettilinei ovviamente cercando di evitare le altre vetture se sono partite assieme a voi.
2. DURANTE IL PRIMO GIRO BISOGNA VERIFICARE L’EFFICIENZA DEI FRENI
Durante i primissimi metri in circuito, soprattutto se non si conosce bene l’auto, bisogna accelerare e frenare, meglio con il piede sinistro spingendo contemporaneamente il pedale del freno e quello dell’acceleratore con il piede destro. Questo metodo serve per testare l’impianto frenante.
Se non siete pratici della frenata con il piede sinistro mentre contemporanemente spingete con il destro il pedale del gas, potete accelerare e poi decelerare spingendo forte sul pedale del freno per capire quanto e se i freni sono efficienti. Arrivati alla prima curva evitate brusche frenate in prossimità della staccata, per non spiattellare le gomme.
3. COME SI AFFRONTANO LE CURVE

Il pilota deve conoscere il tracciato dove si svolge la gara oppure il test, quindi se il pilota non conosce le curve del percorso difficilmente potrà sapere nei primi giri come impostare le traiettorie. È impensabile pensare di entrare nei circuiti come Vallelunga, Mugello, Imola, oppure Monza solo per citarne alcuni e sapere dove mettere le ruote senza la profonda conoscenza del percorso. Per non rischiare di effettuare manovre errate durante i primi metri in pista il pilota deve memorizzare al meglio il tracciato.

Molto utile è il briefing dei nostri istruttori di Esperienze in Pista, che oltre a darvi le spiegazioni sulle caratteristiche principali della vettura vi forniranno tutte le informazioni su quante curve è composto il tracciato e quali sono le traiettorie da impostare, a quali velocità si arriva nei rettilinei e con quali marce vanno affrontati i tratti più salienti. Inoltre vi daranno consigli sull’utilizzo dell’acceleratore in uscita di curva e dove bisogna iniziare a frenare in staccata. Infatti l’acceleratore, sulle monoposto moderne è un pedale molto sottile e la leva è molto piccola, serve molta pratica per gestire l’acceleratore del pedale che passa da una posizione on ad una posizione off, quindi gas aperto oppure gas chiuso. Le vetture a ruote scoperte come le nostre monoposto di Formula Abarth hanno una scocca in fibra di carbonio molto stretta e lunga, la pedaliera dunque presenta 3 pedali piccoli e lunghi, con un pedale frizione distanziato sulla destra e che servirà solo per partire, mentre vicinissimi sono il freno e l’acceleratore. Questi due pedali vengono messi appunto molto vicini per dare la possibilità al pilota di poter alzare il regime di giri del motore durante la frenata e la scalata delle marce.

4. IL CONTAGIRI, LA GESTIONE DEL MOTORE IN ACCELERAZIONE E IN SCALATA
I giri motore vanno gestiti correttamente per non creare danni al motore. Il consiglio è semplice, guardare sempre il contagiri durante le accelerazioni e i cambi marcia. Lo strumento in tutte le vetture da competizione monoposto, oppure a ruote coperte come la Ferrari, Lamborghini, Maserati e Porsche Gran Turismo è spesso digitale ed è inserito nel dashboard davanti agli occhi del pilota. Il guidatore deve, con un colpo d’occhio, controllare lo strumento e rimanere sempre tra la coppia minima e la coppia massima del motore. Rimanere in questi valori serve ad avere il motore “in tiro” con la giusta coppia/forza motrice ed un propulsore che lavora in sicurezza per evitare danni. È fondamentale utilizzare il motore nei regimi massimi e non oltre, per evitare il classico “fuori giri” che si può innescare in accelerazione ma anche in scalata. Infatti quando si arriva in prossimità di una curva bisogna evitare di rallentare solo con le marce, altrimenti la conseguenza sarà un innalzamento improvviso del numero di giri ed un possibile danno al propulsore.
5. COME SI AFFRONTA UNA STACCATA

In tutti i circuiti ci sono i cartelli distanziometrici in prossimità delle curve. Questi cartelli sono molto utili perchè indicano al pilota la distanza che rimane per affrontare la curva. Le indicazioni riportano solitamente i 200, 150, 100 e 50 metri.

Il consiglio è quello di cercare di iniziare a rallentare la vettura in staccata sempre agli stessi metri, iniziando dai 200 oppure 150 metri, poi in maniera graduale giro dopo giro ci si avvicinerà di più ai 50 metri. Molti piloti senza esperienza nei primi giri cercano di rallentare scalando le marce a 200 metri dopo lunghi rettilinei e usano invece i freni surriscaldando l’impianto frenante nei tratti medio-lenti del tracciato. Così facendo si ha la sensazione di essere veloci, ma il riscontro cronometrico sarà pessimo. Bisogna prendere il giusto ritmo, non farsi “guidare” dal mezzo meccanico, bensì il contrario.

La giusta tecnica è quella di arrivare in prossimità delle curve, anche dopo lunghi rettifili, usando prima il freno per rallentare la vettura e successivamente scalare marcia in maniera graduale. È impensabile arrivare alla fine del rettilineo di Monza alla prima variante a 280 km/h ed inserire una marcia inferiore senza aver rallentato prima l’auto con i freni. In Italia abbiamo i circuiti più belli e storici al Mondo, dove le qualità del pilota possono essere esaltate al massimo. Nelle piste come Imola e Mugello con sali e scendi incredibili non si raggiungono solo velocità di punta elevate, ma si è spesso in contropendenza e bisogna saper gestire il volante in situazioni fuori dal comune.

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